Fan delle Donne

playmobil IMG_6809 La domanda che mi sono fatto in questi giorni è la seguente: come siamo messi, con la suddivisione delle cariche in casa, con la nostra dolce metà?

Ci possono essere ragioni che portino ad uno scompenso di questi compiti verso uno o l’altro, in maniera quanto meno giustificata?

Sinceramente credevo che questi discorsi maschilisti fossero ormai superati da circa 2000 anni quando con l’avvento del Cristianesimo, questo dette le stesse possibilità ad entrambi i sessi nei confronti del Dio; invece, alle soglie del 2015, siamo ancora da capo.

È forse giusto che un coniuge si sobbarchi tutto il peso delle faccende domestiche? E quando dico faccende domestiche, intendo: la cura della casa, la cura dei figli, i compiti di questi, le attività sportive di ognuno, ecc…

Questo equilibrio può pendere da una parte o dall’altra ed essere giustificata solo se uno dei due non lavora oppure ha molto tempo libero.

Ma a parità di impegni professionali, inteso come ore lavorare (e non stipendio percepito) deve corrispondere una parità in casa come mansioni eseguite.

Tenuto conto che nessuno è servo di nessuno ma soprattutto che chi si sposa, o convive, lo ha fatto con una persona che reputa alla sua altezza, è giusto e proficuo che ognuno faccia la sua parte.

Questo può avvenire anche in maniera consapevole, ovverosia sfruttando le proprie qualità e lasciando all’altro le mansioni che meno gli si addicono.

Ad esempio per la vestizione delle bambine, io preferisco che se ne occupi mia moglie mentre sistemerò la cucina, dopo colazione, e rifarò i letti.

Partendo dal principio che certi lavori devono essere comunque fatti e ripetuti giornalmente, ha più senso dividersi i compiti, per aver così alla fine, più tempo per sé e quindi anche per l’altro.

Questo sembra ovvio ma non sempre lo è.

Qualcuno infatti considera ancora la donna come una figura di contorno a quella maschile, a quella del marito libero professionista, a quello del giovane rampante.

Niente di più sbagliato. Che errore grossolano. Io sono fan della donna !

Le donne sono molte volte la nostra spina dorsale, la figura pragmatica di una coppia, l’amministratrice dei conti della casa, l’organizzatrice delle vite dei figli, la nostra memoria, la nostra coscienza.

Sempre che abbiate a che fare con donne con la « D » maiuscola, come ho avuto la fortuna di incontrare in questa vita.

In giovane età, sono molto più mature dei loro coetanei maschietti, ottenendo risultati scolastici di tutto rispetto, mentre i loro compagni arrancano per arrivare alla misera sufficienza.

Lo vedi tutti i giorni: ho due figlie piccole e non c’è paragone.

Anche nelle attività sportive non hanno sudditanza nei confronti dei loro colleghi. Saranno meno spericolate e certo più prudenti ma se preparare bene tecnicamente, sono degli ossi duri da battere.

Che esse siano su di una pista da sci, con dei pattini, una racchetta da tennis, una gara di corsa a piedi o in bicicletta, non fidatevi del gonnellino o di un’eventuale frangetta, dietro questi esseri apparentemente innocui possono celarsi delle autentiche belve.

Questo nello sport ma ancor di più nel lavoro.

È vero che poi con il tempo, molte di loro si perdono in futili litigate, diventano superficiali, si fanno abbindolare dalle mode del momento, dal gossip, dalle borse a pozzetto, ecc…

Ma questi tranelli ormai valgono per entrambe i sessi.

Futilità e mancanza di valori sono all’ordine del giorno per molti di noi.

Perciò, se abbiamo avuto la fortuna di incontrare, sul nostro percorso, un Angelo privo di ali, è giusto preservarlo e dividere con esso il lato buono ed il lato cattivo che si presenta ogni giorno.

Ricordandosi che nessuno vale più dell’altro, che siamo semplicemente diversi e possiamo godere di questa vita in maniera giusta ed equilibrata, senza forzature o inutili presunzioni che poi, con il tempo, si riveleranno controproducenti per entrambi.

Se abbiamo incontrato l’Amore e con esso viviamo, viviamolo bene e in armonia con l’altro. Prima che tutto muti in polvere e che sia troppo tardi.

Amen.

Adesso vi lascio. Mi ha appena chiamato mia moglie, minacciandomi: ”vieni di là, che ti calmo subito…” 🙂

Anno nuovo, vita nuova

Capodanno

Finisce questo 2012 pieno di incertezze e comincia un nuovo anno.
Sono molto fiducioso per questo 2013: mi aspettano novità importanti sin dal 3 gennaio.
Prospettive e nuove speranze che ho aspettato per molto tempo ma per vari motivi tardavano ad arrivare.
Ed questi grandi cambiamenti meriteranno grande attenzione e pianificazione rigorosa.
Ma ne varrà sicuramente la pena.
E con l’aiuto dei miei cari, sarà un gioco da ragazzi.
Buon anno allora !

Irresistibilità

 Non ho mai voluto gatti a casa ma dodici anni fa, conoscendo quello che sarebbe stato un ottimo compagno di vita, cambiai idea. All’epoca non sapevo che il micio, chiamatosi poi Moët, aveva fatto un corso di irresistibilità. Ed io non seppi resistergli portandomelo a casa ben felice.

Ieri purtroppo, dopo la vaccinazione annuale fatta ad Agosto e andata male, si è interrotto questa lunga amicizia.

Non ho neanche avuto il tempo di riportarmelo a casa, fra le sue cose, i suoi odori, le sue abitudini. Sono arrivato tardi dal veterinario, mannaggia, di poco ma tardi.

E la mia apparente armatura di uomo adulto e fiero si è sgretolata davanti a quella piccola palla di pelo inanimata, come si sono sgretolati i suoi piccoli globuli rossi col passare di questi giorni. Milioni di globuli rossi che hanno deciso che era tempo di chiudere questa bellissima partita.

Ed io, che ero il suo padroncino, non ho saputo fare nulla per difenderlo ed aggiustare quella che è sempre stata una macchina perfetta a quattro zampe. Per lo più irresistibile.

Ciao Moët, mi mancherai molto.

The 2nd Law: Isolated System

 

Ventennale 173° Corso Valore

AccademiaVent’anni fa entrai a far parte della grande famiglia dell’Accademia Militare di Modena.

Ero giovane, pieno di sogni ed illusioni. Avevo partecipato al bando di concorso quasi per caso, per questa scuola di comandanti (posti disponibili 334 per 4159 domande) e vi ero entrato esclusivamente grazie alle mie buone capacità.

Nessuna spintarella. Nessun favoritismo. Nessun calcio in culo.

Ci rimasi 12 mesi; 12 mesi bellissimi e durissimi, dove incontrai persone favolose e vissi esperienze uniche ed indimenticabili. Grazie ai miei buoni voti ero finito nel girone dantesco delle Armi Scientifiche (Artiglieria, Genio, Trasmissioni) dove era d’obbligo ottenere 5 esami di ingegneria al primo anno, oltre che tutte le materie militari.

Sbagliai un esame (geometria) e persi per sempre quel treno. Dopo quell’anno cambiarono il metodi di valutazione degli allievi.

Ad ogni modo, non so se fu un bene o un male. Professionalmente la carriera militare mi era sempre piaciuta, non come guerrafondaio, quanto più come fantomatico Don Chisciotte. In casa mia nessuno aveva avuto un’esperienza militare, neanche come servizio di leva e mai mi sarei aspettato di vivere quello che poi ho vissuto.

Vent’anni dopo, anno 2012, ricorre il primo ventennale di quei giorni.

Un’occasione per rivedere vecchi amici, ormai Alti Ufficiali, vecchi Comandanti, ormai Colonnelli o Generali, e per provare sulla propria pelle emozioni fortissime.

Veri e propri colpi d’artiglieria pesante nel cuore e nella testa.

Perché non affiorano solo tutti i ricordi ed i rimpianti ma, mischiati a persone che sembrava non avessi mai lasciato, all’amicizia e allo spirito di gruppo ancora integri, emergono mille domande e perplessità.

Ed in concomitanza con i miei primi 40 anni, appena festeggiati, i bilanci sono d’obbligo.

Di una cosa sono certo: se non fossi sceso allora da quel treno, oggi probabilmente sarei sposato con un’altra donna o forse non lo sarei affatto. Avrei vissuto in posti incredibili, esperienze inusuali che professionalmente sarebbero state molto gratificanti.

Ma per dividerle poi, con chi ?

Se il prezzo di tutta questa grande ferita (che mi porterò per sempre dentro) è la persona che mi sta accanto e la mia famiglia, lo ripagherei ogni giorno. Senza dubbio alcuno.

Senza dubbio alcuno.

All Hallows Even

Notte di Halloween variante scozzese di all Hallows Even per dire notte prima di Ogni Santi.

A dire il vero, nasce come rito pagano celtico, nelle isole britanniche, il Samhain, cioè la fine dell’estate e vero e proprio Capodanno Celtico.

Per i Druidi questo era il giorno che segnava il passaggio dall’estate all’inverno, dove il Principe delle Tenebre avrebbe umiliato il Dio Sole. Per proteggersi dal male ed ammaliassi il Principe era usanza, per i Druidi, mascherarsi  con pelli di animali uccisi muniti di lanterne ricavate da rape vuote ed intagliate.

Quelle che noi conosciamo come zucche illuminata di Halloween o Jack O’Lantern.

Inoltre, popolo Irlandese credeva che quella notte i morti tornassero a casa. Ed infatti lasciavano per loro: porta aperta, fuoco acceso e tavola imbandita. I ragazzi si mascheravano per impersonare gli spiriti dei morti mentre le richieste « dolcetto o schersetto » rappresentavano le offerte ai defunti.

Qualche anno prima infatti, i Druidi portavano i carboni ardenti nelle varie case, carbone proveniente da un fuoco nuovo, domandando « maledizione o sacrificio ? ». Chi non voleva essere maledetto, doveva offrire qualcosa in sacrificio…

Per il mondo esoterico questa festa è una delle 4 principali feste del satanismo in antitesi con la festività di Ognissanti Cristiana.

O forse, più semplicemente, un artificio per un’altra festività commerciale inculcata dagli USA.

Una cosa è certa: l’inverno è alle porte. Mettetevi il cappotto.

Tutto il resto è secondario

Ricordarsi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita.

Perché quasi tutte le cose – tutte le aspettative di eternità, tutto l’orgoglio, tutti i timori di essere imbarazzati o di fallire – semplicemente svaniscono di fronte all’idea della morte, lasciando solo quello che c’è di realmente importante.

Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola di chi pensa che avete qualcosa da perdere. Siete già nudi.

Non c’è ragione per non seguire il vostro cuore.

Steve Jobs 1955-2011

Leggi anche una variante Partenopea sul tema: Se Steve fosse nato in provincia di Napoli di Antonio Menna oppure l’ottimo approfondimento di questa figura visionaria, fatta da Vittorio Zambardino.

Ci bloccano Wikipedia

In queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c’è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Il Disegno di legge – Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:

«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»

Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l’obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Purtroppo, la valutazione della « lesività » di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all’opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l’introduzione di una « rettifica », volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l’intera pagina è stata rimossa.

Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
Articolo 27

«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.

Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

L’obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell’Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.

Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell’onore e dell’immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall’articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.

Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all’arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per « non avere problemi ».

Vogliamo poter continuare a mantenere un’enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia

Omicidiostradale.it

Abbiamo bisogno del tuo aiuto per una società più giusta dove chi uccide, mettendosi alla guida senza esserne in condizioni (essendo drogato e/o in stato di ebrezza), riceva una condanna adeguata al danno (morte o lesioni gravi) che ha provocato con il suo comportamento irresponsabile.

Se rubi 100 € dalla borsa di una signora e sei catturato da un agente di polizia entri in carcere immediatamente e sei processato subito. Lo stesso ti accade se rubi una bicicletta (processo per direttissima e condanna a 1 anno e 6 mesi).

Se invece uccidi un ragazzo di 17 anni, invadendo la sua corsia e investendolo in pieno perché ti sei messo alla guida positivo alla cannabis e con un tasso alcolemico che supera di 3 volte il limite di legge (significa aver bevuto 15 birre o 2 bottiglie di vino), non solo non vieni arrestato subito, ma in carcere non ci andrai mai.

Una pena “equa” per il danno provocato e “certa” rappresenta un atto di “prevenzione”. Serve da deterrente e rende un minimo di giustizia a chi ha perso la vita per il comportamento criminale di un guidatore che si è messo alla guida non essendo in condizione di farlo. Leggi le statistiche.

La legge che proponiamo ci aiuterà a salvare vite umane nelle nostre strade e a rendere giustizia a chi sarà colpito ingiustamente.

Visita il sito per saperne di più, leggi la proposta di legge e aderisci alla nostra iniziativa. Diventa un cittadino attivo che richiede a chi ci governa una società più sicura e civile.

Al raggiungimento di 60.000 adesioni consegneremo tutti i nomi stampati insieme alla proposta di legge alle Commissioni Trasporti e Giustizia sia della Camera che del Senato.

Fonte Omicidiostradale.it

Io l’ho firmata, ci vogliono 2 minuti. Ed ora siamo più di 1000.

Festa del libro

Oggi, 23 maggio è la festa del libro.

Io, con la poca memoria che ho, sono sempre stato un pessimo lettore.

Quest’anno però mi sono accostato più seriamente a questo mondo, grazie ad un bel libro. Poi ho continuato a leggere, a leggere e a leggere… E’ proprio lui che fa tutto, il libro : se ti piace, se ti prende, non riuscirai più a smettere.

E quando qualcosa ti interesserà, riescirai sempre a trovare il tempo.

Che ognuno trovi il suo allora. E buona lettura.

Procurato allarme

Il mondo, apparentemente libero da Bin Laden, sembrava avviarsi verso la pace.

Ma una nuova minaccia incombe nei prossimi giorni :

un terribile terremoto su Roma per l’11 maggio prossimo (previsto dal defunto sismologo Bendandi) e, niente popò di meno che, il giudizio universale per il 21 maggio (previsto da un folle americano di nome Harold Camping, classe 1921, presidente della Family Stations).

Gran finale il 21 ottobre, con la fine del mondo per chi ce l’ha fatta…(sempre lo stesso folle americano).

Caricate le batterie delle fotocamere, potrebbero servire 🙂 .