Quattro stagioni da favola. L’estate, sognando i surfisti come nei viaggi di Gulliver.
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Incubo di mezza estate
Un milione duecento mila Euro.
Questo dovrebbe essere il costo del rifacimento delle spiagge di Ventimiglia.
Ma, purtroppo, questo sembra essere solo l’inizio: i lavori potrebbero continuare praticamente all’infinito perché questa sarebbe la volontà di chi ci amministra. Volontà che calpesterebbe i nostri miseri diritti, soldi ed aspettative.
Praticamente funziona così, demolendo volontariamente le antiche barriere architettoniche che c’erano (i famigerati moli paralleli alle spiagge) per subentrarvi una più fantomatica struttura a « pettine », ci siamo assicurati una sola cosa: il rifacimento perenne delle nostre spiagge.
Passata l’estate infatti, ricomincerà il via-vai di camion su e giù per la Val Roya a scaricare pietraie.
Questo perché dovrebbe succedere ?
Semplice, per avere un vitalizio, un incasso perenne: il 70% ce lo mette la Comunità Europea, il 20% la Regione e solo il 10% il Comune.
Soldi comunque nostri, delle nostre tasche, dei nostri contributi.
Volete che qualcuno abbia commissionato questi giganteschi lavori senza prenderci una bella ricompensa? Tanto, il grosso del malloppo ce lo mettono gli altri !
Ma che bella gente… ma che bella Italia.
Provate a fare un giro altrove, per vedere che tipo di moli frangi flutti hanno gli altri Comuni. Solo pochi di loro seguiranno questo assurdo modello.
Evidentemente, visti i costi esorbitanti del metro quadro, farsi regalare la casa rifacendo le spiagge, fa comodo…
Avevo ragione: da piccolo volevo fare il camionista; avrei fatto meglio.
O forse, bastava fare il politico: mi evitavo un mutuo.
Spero solo di sbagliarmi. E di risvegliami da questo brutto sogno.
Rumentaio
Finalmente l’estate è arrivata.
E con la bella giornata ho fatto anche un bel giro delle spiagge, partendo dalla rotonda del Biscione (quindi da estremo Est) per arrivare fino alla Capannina (estremo ovest di Ventimiglia):
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Purtroppo, anche se affollate, la loro salute non è buona.
A poco è bastato il solito e desolante giro di ruspa prima di ogni stagione per definire le nostre spiagge PULITE. Guardate questi differenti fondi:
Ma sicuri che qualcuno nel frattempo provvederà, possiamo sempre gustarci una bella doccia rinfrescante con rumenta e pediluvio incorporati:
Se invece preferiamo l’acqua dolce, troviamo a pochi passi – in un ambiente post-atomico – un bellissimo (ri) stagno:
Alla fine ho preferito macinare chilometri e rotolare fino alle Calandre (gustatevi queste bellissime foto di Saverio) dove il divertimento è sempre assicurato… les pieds dans l’eau !
E allora canta che ti passa… Marracash – Badabum Cha Cha
Estate in | Spiagge out
Ventimiglia, città di frontiera dell’estremo ponente ligure. E’ qui che abito.
La città per i residenti, di per sé non offre molto; però c’è un ottimo clima. Purtroppo c’è solo questo, perchè dove l’uomo è riuscito ad intervenire ed a mettere le mani, ha solo peggiorato le cose…
L’estate è alle porte, fra un pò inizierà la stagione turistica ma questo alla città importa poco. Ma anche noi, Residenti avremo i nostri disservizi e le nostre mancanze annuali.
Ecco allora che troveremo:
– spiagge ancora allo stato di cantiere, seppellite sotto macerie di pietraie (prese lungo il fiume Roya) che neanche i « muri a secco » vorrebbero come compagne di sventure;
– docce prive di qualsiasi pedane igieniche, che a forza di vedersi rialzare il pavimento, sono buone solo per i bambini dell’asilo nido;
– sporcizia ovunque, dovute a mareggiate mai ripulite condite da erbacce e farciture canine un pò qui, un pò là.
Ah… che soddisfazione andare al mare adesso che arriva l’estate.
Ma poco importa: un giro di ruspe e le nostre spiagge torneranno come nuove: belle, pronte e pulite. L’importante è non vedere e non sapere. Insomma, vivere ignoranti ma felici.
Eppure basterebbe, da parte della nostra amministrazione, solo un pò più di organizzazione e buon senso, anche solo copiando quello che fanno gli altri. Noi purtroppo lo facciamo… ma in peggio !
Per esempio: è davvero necessario prendere tutte quel pietrame lungo fiume, quando abbiamo tonnellate di sabbia poco dopo il bagnasciuga ? Ed è così difficile realizzare per le docce, una pedana in cemento, in modo da essere rialzati, mentre la si usa, anziché farsi un pediluvio nel liquame di chi l’ha usata precedentemente ? Per non parlare del proliferare di erbacce ovunque, tanto da vedere la nascita di veri e propri boschi nell’argine del fiume…
Possibile che dobbiamo sempre accontentarci di una « lavata di faccia » della nostra città ? Siamo così allocchi da credere che una mano di vernice rinnovi le strutture architettoniche (vedi passeggiata a mare, GIL, ecc..) ?
Prima del Mercato del Venerdì, degli alcolici o delle sigarette, non dovrebbe esserci la cittadinanza, che a Ventimiglia abita e che per essa, paga le tasse ? Oppure dobbiamo emigrare anche per andare al mare ?
Meno male che ci sono rimaste Le Calandre… almeno finché non arriverà il porto.
Buon bagno.