Venerdì fra lecito ed illecito

Mercato del Venerdì.

Croce e delizia di Ventimiglia da circa 100 anni da quando, nel lontano 1920, il 14 Agosto, in via Tenda fu creato un piccolo mercato dalla periodicità mensile per il bestiame, al quale fu abbinato uno ambulante settimanale, in via Roma, proprio il venerdì mattina.

Da sempre richiamo per i francesi, è diventato negli anni uno dei più grandi ed importanti mercati d’Europa tanto da diventare quasi un’attrazione turistica. In questi ultimi tempi, anche se si è sicuramente ridimensionato, la frequentazione rimane sempre massiccia.

Ventimiglia deve molto al mercato settimanale del venerdì e viceversa. Questi due mondi vivono in simbiosi in maniera inscindibile nonostante tutte le amministrazioni que si sono succedute in questi anni.

Sono andato con un’amica a questo appuntamento, così fondamentale per la città, un po’ per curiosità, un po’ perché era una bella giornata. Al di là di ritrovare l’ambientazione ed il clima di tanti mercati che ho già visto in precedenza, oltre all’effettiva grandezza dell’evento (ci vuole circa un’ora e trenta per girarlo rapidamente tutto) e la frequentazione abbondante di turisti e stranieri, la cosa che mi ha davvero stupito è l’elevato numero di venditori abusivi presenti nel mercato per vendere illegalmente la loro merce probabilmente (visti i prezzi) contraffatta.

Ce ne sono di due tipi: i primi, che si appostano con un banchetto « mordi e fuggi » fatto di cartone con un’asola per poter rapidamente scappare con la merce ed i secondi, che questa, la espongono con incredibile naturalezza su di un panno messo a terra, tipo picnic.

Il cliente tipo è classicamente quello francese e questo, è ghiotto di questa mercanzia. Mi viene quasi da pensare che questi vengano appositamente per questo tipo di affare.

Invece, i venditori autorizzati, tutti a norma, regolarmente denunciati, allineati col loro banchetto al centimetro come previsto dalla legge, assistono a questa vendita sleale in maniera silenziosa e surreale; sembrano ormai assuefatti ed occupati nelle loro faccende. Alla fine, probabilmente ognuno ha il proprio tornaconto ed il quieto vivere viene applicato fra tutti i venditori.

Peccato perché questo mercato, anche se non più enorme come forse lo era 15/20 anni or sono, offre davvero di tutto: abbigliamento, alimentari, prodotti tipici, artigianato, utensileria, calzature, oggetti etnici, musica, libri e anche tante cineserie. E’ molto più grande di quello di Bordighera e di quello di Nizza, tanto che ogni tanto si incontrano anche artisti di strada che suonano un po’ di tutto, dalla fisarmonica alla chitarra.

Ma sono rimasto perplesso da questa presenza massiccia ed indisturbata di oggetti contraffatti in vendita. E c’è tutto il repertorio: dalle classiche borse, agli orologi di prestigio, agli occhiali griffati e tutte le marche più rinomate e conosciute.

Controlli, in due ore non ne ho visti, almeno, non a riguardo di queste persone. Forse il fatto che questi venditori siano nulla tenenti basti a liberarli dai vincoli di legge. Purtroppo sembra sia così.

Qualche rappresentante dello Stato gira per il mercato ma solo a chiedere, ai venditori ufficiali dietro i banchi, se le loro licenze sono in regola. Quasi a cercare un’ulteriore obolo per il bene collettivo.

Per tutti gli altri, la piazza rimane libera. Ed operano indisturbati. Che beffa.

Finisco per imbattermi in un musicista Soul, AaRon Lordson che avevo già sentito a Nizza, il quale, a suon di buona musica e bella voce, mi risolleva il morale. La sua gentile compagna bionda mi invita ad acquistare il suo Cd. E’ datato 2007… Quasi 10 anni fa. Aspetterò un suo prossimo lavoro. Chissà che qualcosa, nel frattempo, non migliori.

Mercati di Ponente

Nei nostri mercati troviamo un po’ di tutto: gente strana, venditori, acquirenti, controllori e controllati… Ognuno vende quello che ha. Ognuno compra per quel che è interessato.

Molti curiosi, qualche turista. Coppie improbabili fra mille articoli.

Piccolo fotoracconto di un mondo magico. Rigorosamente in bianco e nero.

Profanare per gioco

Sconsacrare: ridurre allo stato profano un luogo o un oggetto sacro. Per una chiesa, questa viene considerata sconsacrata quando ha perduto il carattere sacro perché distrutta totalmente o in gran parte, o perché destinata dal vescovo a usi profani (fonte diz. Treccani).

Pigna, entroterra ligure.

Qui la chiesa sconsacrata in questione è Santa Maria di Nogareto, meglio conosciuta come Santa Maria dell’Assunta, risalente al 1277; anticamente era un santuario assai frequentato dagli abitanti del castello ma anche da pellegrini provenienti dai paesi vicini con processione da Pigna (fonte). Ha una struttura a tre navate molto simile alla chiesa di San Michele di Ventimiglia.

Mi sono sempre chiesto come possa l’uomo « sconsacrare un luogo sacro », togliere un « qualcosa » di invisibile e spirituale, quando questo non riesce neanche a gestire la sacralità dei propri credenti ? Ma come spesso accade non si sono persi d’animo, semplificando le cose: per sconsacrare una chiesa basta un semplice decreto del Vescovo .

Oppure, più banalmente, quando l’altare della chiesa si spezza in due o tre parti uguali, questo viene considerato sconsacrato (fonte cattolici romani) e di conseguenza anche la chiesa stessa, inagibile, lo diventa.

Ad ogni modo, una volta sconsacrata è stata velocemente profanata in ogni dove. E la scritta in rosso « scusa mamma » fatta sul pavimento è la ciliegina sulla torta.

Via Iulia Augusta a perdere

In Italia si sa, finire un’opera pubblica è già un’impresa, realizzarne una senza preoccuparsi di poterla sostenere nel tempo, una regola.

Ho avuto la fortuna, in una di queste giornate di autunno, di percorrere la Via Iulia Augusta, tracciato voluto e restaurato dal Comune di Ventimiglia nel 2013 con la partecipazione francese della Communauté de la Riviera Française. Nove tappe per rivivere la storia di nove località attualmente separate dal moderno confine geopolitico ma che, nell’età romana, erano unite in un’unica entità amministrativa e territoriale (fonte). Purtroppo però, nei pressi di porta Canarda, questa antica Via realizzata dall’Imperatore Augusto fra il 13 ed il 12 a.C. ha visto un lento degrado dovuto al suo completo abbandono e disinteresse da parte degli enti locali.

Ecco allora che questa splendida realizzazione mette a nudo tutta la nostra inadeguatezza nel gestire un’accurata manutenzione dei nostri beni, manutenzione completamente assente e che probabilmente non avverrà mai.

Ma anche il vicinato non è da meno: spesso infatti la Via è invasa da manufatti recenti debordanti dai terreni adiacenti; ed anche il cartello che porta a Porta Canarda non fa presagire niente di buono, essendo caricatura di se stesso.

Il bidone dell’immondizia colmo e stra-colmo, debordante ed abbandonato, aspetta ormai la prossima campagna elettorale per ritrovare la sua funzione, risorgendo forse a nuova vita.

In un posto straordinario, fronte mare.

Sulle tracce del Rossese

Galerie

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Settembre, tempo di vendemmia. Quale occasione migliore per veder nascere il famoso Rossese di Dolceacqua ? Questo vino rosso, tipico dell’estremo ponente ligure, nasce fra due valli: la Val Nervia e la Val Verbone che prendono rispettivamente i nomi dagli omonimi torrenti. Decido … Continuer la lecture

Lago di Chiusi

Quando ero ragazzo, passavo un mese d’estate in questo piccolo paese in provincia di Siena. Per me era sinonimo di vacanze, spensieratezza e giochi.

La Toscana è però una regione dal forte campanilismo. Essere accettati in quanto « straniero » o, nei migliori dei casi, « oriundo » era già un avvenimento atipico. Nei paesini, poi, l’impresa era ancor più ardua.

Con il passare degli anni ho maturato la convinzione che, io lì, ero un pesce fuor d’acqua e che, passato questo periodo giovanile, non avrei più trovato alcun interesse per quei posti. Certo ero, che la mia presenza estiva era stata mite e quasi inosservata.

Ma come spetto mi accade, mi sono dovuto ricredere. Ricredere sui posti, ricredere sulle persone.

Ecco allora che ogni volta che ritorno in Toscana mi imbatto in queste bellezze naturali, immutate nel tempo. E mi sorprendo. E allo stesso tempo, ritrovo affetti che credevo smarriti per sempre. E mi rinfranco.

E ritrovo il mio lago, bello quanto mai, che all’alba di un nuovo giorno, rivela tutti i suoi più nascosti colori; e dico allora che Chiusi è così: riesce sempre a sorprendermi ed a darmi quello che mai mi sarei sognato. Neanche quando ero più giovane, neanche quando ero bambino.

Emozioni da gustarsi in buona compagnia, magari con un’ottima cena al lago: brustico e vino bianco.

Nous sommes tous CHARLIE

Charlie_Hebdo_080115300Lettre de Charlie Hebdo à M. Mohammed Moussaoui, Président du C.F.C.M (Conseil Français du Culte Musulman). Pour une fois, de la part de Charlie-Hebdo…

Monsieur Moussaoui, La Publication du Numéro de « Charlie Hebdo » représentant Mahomet vient de donner lieu une fois encore à des Représailles lamentables de la part d’individus décidément bien peu éclairés que, au titre de Président du C.F.C.M, vous avez le Devoir de canaliser. Dans « Le Monde » paru ce Mercredi vous affirmez ne pas voir de lien entre les Élections en Tunisie et en Libye et l’Outrage caricatural nous rappelant tant bien que mal ce qu’est la Charia, ou tout au moins sa partie la plus spectaculaire pour le Citoyen Français de base peu au fait de ce qui se passe sur son Sol.

Je vous tiens pour quelqu’un d’intelligent et de cultivé, Vous devez donc savoir qu’en France la Caricature est une Tradition très ancienne et un Art très prisé, qu’aucun Sujet n’y échappe et surtout pas un Sujet d’Actualité, et l’Instauration de la Charia sur un Sol resté longtemps Laïque est un Sujet suffisamment grave et inquiétant pour ne pas faillir à la Règle. La Charia, l’Islam, n’ont pas à faire exception à cette Règle. La Charia est un Système Archaïque fondé il y a 14 Siècles, profondément odieux, sexiste, rétrograde, discriminant et antidémocratique. Dénoncer ce Système par la Caricature est un Procédé visant à en montrer toute l’Abjection.

Condamner la Charia, Monsieur, est un Acte de Salubrité Publique nécessaire à la Démocratie dont vous profitez puisque c’est en France que vous vivez en toute Liberté. Jouiriez-vous de la même Liberté au Maroc ? J’en doute fort, sinon comment expliquer la Présence aussi énorme de Marocains abandonnant le Maroc pour la France ?

C’est bien que l’air y est plus doux et plus libre ici. Cette Charia, prônée par Le Coran et faisant Partie intégrante de l’Islam (le Coran est la Base de l’Islam, l’Islamisme n’en étant que son Expression la plus spectaculairement virulente), il est hautement souhaitable de s’en inquiéter, d’autant qu’une bonne partie de ceux qui ont permis ce Désastre antidémocratique vivent sur notre Sol et que des Élus « dhimmis » comme les nomme votre Dogme, appellent de leurs voix le Droit de ces Promoteurs Chariamistes de se présenter à des Elections avec les Conséquences terribles qu’on imagine. Vous déclarez que « Pour les Musulmans, le simple fait de caricaturer le Prophète est, en soi, inacceptable et blessant » Blessant, je le conçois, mais inacceptable ?

Ce qui est inacceptable, c’est d’Interdire le Divorce, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est d’Autoriser la Polygamie, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est de Considérer que la Femme est inférieure à l’homme,  » y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est d’Enfermer les Femmes sous des Linceuls noirs, « y compris en France »

Ce qui est inacceptable, c’est de Refuser à la Femme d’épouser l’homme de son choix, pour lui faire épouser celui que sa famille a choisi pour elle, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est qu’il existe un «Conseil Européen de la Recherche et de la Fatwa décrétant les Fatwas ayant pour Vocation d’être appliquées en France».

En France, Aucune Loi ne punit le Blasphème, comme l’a d’ailleurs démontré la récente Affaire du Coran brûlé, et qui a vu la relaxe de l’Incendiaire. En conséquence en France, Monsieur Moussaoui, il est permis de brûler un Coran si on le souhaite, et de Caricaturer et de se moquer d’un Prophète, fût-il le vôtre. Les différentes Manifestations Hostiles à cette Publication de Charlie Hebdo n’ont pas manqué de fleurir sur les Forums, certains insultant copieusement les Français, d’autres réclamant à grands Cris des Caricatures de « juifs de 40 », ce qui semble assez loin de votre souhait d’un «désaccord exprimé dans le Respect des Lois et de l’Intégrité des personnes » Vous devriez d’ailleurs rappeler à vos Coreligionnaires si bienveillants et aimants envers les Citoyens qui les accueillent, que la Fête de l’Aïd el-Adha qu’ils vont fêter dans quelques jours est un vibrant Hommage à Abraham, un Juif !

À mon avis, certains doivent ignorer ce Détail au vu du niveau intellectuel remarquablement bas de leurs Commentaires.

Dans votre intertview, une phrase m’interpelle tout particulièrement : «Dans le même temps, ils doivent accepter et comprendre que dans nos Sociétés le Rapport au sacré n’est pas le même pour tous». J’aimerais savoir de quelle Société vous parlez ?

Est-ce la Société Musulmane, Est-ce la Société Française, Est-ce la Société Marocaine ?

Si c’est la Société Marocaine , c’est que vous ne vous sentez pas Français. Si c’est la Société Musulmane , c’est que vous ne vous sentez pas Démocrate et si c’est la Société Française , je vous rappelle qu’elle n’a aucun Rapport au Sacré puisque séparée du Religieux, depuis qu’une célèbre Loi de 1905 en a décidé ainsi, ce que manifestement, malgré votre Récente Naturalisation, vous ne semblez pas avoir encore bien intégré.

D’ailleurs, dans votre Document répertoriant les différents Abattoirs pour l’Aïd, vous illustrez parfaitement la difficulté que vous et vos Coreligionnaires avez à vous considérer comme des Citoyens Français à part entière puisque vous adressez vos voeux aux «Musulmans de France» et non pas aux Musulmans Français.

Je vous invite donc, Vous et vos Coreligionnaires «de France», à vous interroger sur votre Rôle dans notre Société Française, sur votre Capacité à adhérer à nos Valeurs Laïques et Démocratiques, et sur votre Capacité à pratiquer l’Auto-Dérision; car décidément, je vous trouve très coincés du turban.

J’attends avec impatience, votre Rapport sur les Actes Islamophobes que vous avez recensés, et ne manquerai pas de compiler de mon côté, les Actes Francophobes que je me ferai un plaisir de vous transmettre à mon tour. Par ailleurs, en cherchant (vainement) vos Coordonnées, je tombe à l’instant sur un Article du site c.f.c.m.t.v, particulièrement insultant pour les Citoyens Français. Je suis très choquée par les Relents de Xénophobie de cet Article dans lequel il est question de la France qualifiée de «République malade et satanisée», de «protection bienveillante d’un Pouvoir Occulte, «qui trouve toute sa Jouissance dans le Spectacle du malheur d’une Frange indésirée de sa Population», de «la France victime de son arrogance et de son orgueil ».

En tant que Représentant des Musulmans en France, vous seriez bien inspiré de veiller à ce que le Pays qui vous accueille, et qui vous a accepté comme Citoyen, ne soit pas insulté et traîné dans la boue par votre Communauté, car si la Loi sur le Blasphème n’existe pas, la Loi sur la Diffamation existe bel et bien. Je vous prierai donc de faire en sorte, que cet Article injurieux soit rectifié, afin de ne pas créer davantage de tensions.

Veuillez agréer, Monsieur Moussaoui, mes salutations définitivement laïques.

Caroline Alamachère.

Nous sommes tous CHARLIE

Charlie_Hebdo_080115300Lettre de Charlie Hebdo à M. Mohammed Moussaoui, Président du C.F.C.M (Conseil Français du Culte Musulman). Pour une fois, de la part de Charlie-Hebdo…

Monsieur Moussaoui, La Publication du Numéro de « Charlie Hebdo » représentant Mahomet vient de donner lieu une fois encore à des Représailles lamentables de la part d’individus décidément bien peu éclairés que, au titre de Président du C.F.C.M, vous avez le Devoir de canaliser. Dans « Le Monde » paru ce Mercredi vous affirmez ne pas voir de lien entre les Élections en Tunisie et en Libye et l’Outrage caricatural nous rappelant tant bien que mal ce qu’est la Charia, ou tout au moins sa partie la plus spectaculaire pour le Citoyen Français de base peu au fait de ce qui se passe sur son Sol.

Je vous tiens pour quelqu’un d’intelligent et de cultivé, Vous devez donc savoir qu’en France la Caricature est une Tradition très ancienne et un Art très prisé, qu’aucun Sujet n’y échappe et surtout pas un Sujet d’Actualité, et l’Instauration de la Charia sur un Sol resté longtemps Laïque est un Sujet suffisamment grave et inquiétant pour ne pas faillir à la Règle. La Charia, l’Islam, n’ont pas à faire exception à cette Règle. La Charia est un Système Archaïque fondé il y a 14 Siècles, profondément odieux, sexiste, rétrograde, discriminant et antidémocratique. Dénoncer ce Système par la Caricature est un Procédé visant à en montrer toute l’Abjection.

Condamner la Charia, Monsieur, est un Acte de Salubrité Publique nécessaire à la Démocratie dont vous profitez puisque c’est en France que vous vivez en toute Liberté. Jouiriez-vous de la même Liberté au Maroc ? J’en doute fort, sinon comment expliquer la Présence aussi énorme de Marocains abandonnant le Maroc pour la France ?

C’est bien que l’air y est plus doux et plus libre ici. Cette Charia, prônée par Le Coran et faisant Partie intégrante de l’Islam (le Coran est la Base de l’Islam, l’Islamisme n’en étant que son Expression la plus spectaculairement virulente), il est hautement souhaitable de s’en inquiéter, d’autant qu’une bonne partie de ceux qui ont permis ce Désastre antidémocratique vivent sur notre Sol et que des Élus « dhimmis » comme les nomme votre Dogme, appellent de leurs voix le Droit de ces Promoteurs Chariamistes de se présenter à des Elections avec les Conséquences terribles qu’on imagine. Vous déclarez que « Pour les Musulmans, le simple fait de caricaturer le Prophète est, en soi, inacceptable et blessant » Blessant, je le conçois, mais inacceptable ?

Ce qui est inacceptable, c’est d’Interdire le Divorce, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est d’Autoriser la Polygamie, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est de Considérer que la Femme est inférieure à l’homme,  » y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est d’Enfermer les Femmes sous des Linceuls noirs, « y compris en France »

Ce qui est inacceptable, c’est de Refuser à la Femme d’épouser l’homme de son choix, pour lui faire épouser celui que sa famille a choisi pour elle, « y compris en France. »

Ce qui est inacceptable, c’est qu’il existe un «Conseil Européen de la Recherche et de la Fatwa décrétant les Fatwas ayant pour Vocation d’être appliquées en France».

En France, Aucune Loi ne punit le Blasphème, comme l’a d’ailleurs démontré la récente Affaire du Coran brûlé, et qui a vu la relaxe de l’Incendiaire. En conséquence en France, Monsieur Moussaoui, il est permis de brûler un Coran si on le souhaite, et de Caricaturer et de se moquer d’un Prophète, fût-il le vôtre. Les différentes Manifestations Hostiles à cette Publication de Charlie Hebdo n’ont pas manqué de fleurir sur les Forums, certains insultant copieusement les Français, d’autres réclamant à grands Cris des Caricatures de « juifs de 40 », ce qui semble assez loin de votre souhait d’un «désaccord exprimé dans le Respect des Lois et de l’Intégrité des personnes » Vous devriez d’ailleurs rappeler à vos Coreligionnaires si bienveillants et aimants envers les Citoyens qui les accueillent, que la Fête de l’Aïd el-Adha qu’ils vont fêter dans quelques jours est un vibrant Hommage à Abraham, un Juif !

À mon avis, certains doivent ignorer ce Détail au vu du niveau intellectuel remarquablement bas de leurs Commentaires.

Dans votre intertview, une phrase m’interpelle tout particulièrement : «Dans le même temps, ils doivent accepter et comprendre que dans nos Sociétés le Rapport au sacré n’est pas le même pour tous». J’aimerais savoir de quelle Société vous parlez ?

Est-ce la Société Musulmane, Est-ce la Société Française, Est-ce la Société Marocaine ?

Si c’est la Société Marocaine , c’est que vous ne vous sentez pas Français. Si c’est la Société Musulmane , c’est que vous ne vous sentez pas Démocrate et si c’est la Société Française , je vous rappelle qu’elle n’a aucun Rapport au Sacré puisque séparée du Religieux, depuis qu’une célèbre Loi de 1905 en a décidé ainsi, ce que manifestement, malgré votre Récente Naturalisation, vous ne semblez pas avoir encore bien intégré.

D’ailleurs, dans votre Document répertoriant les différents Abattoirs pour l’Aïd, vous illustrez parfaitement la difficulté que vous et vos Coreligionnaires avez à vous considérer comme des Citoyens Français à part entière puisque vous adressez vos voeux aux «Musulmans de France» et non pas aux Musulmans Français.

Je vous invite donc, Vous et vos Coreligionnaires «de France», à vous interroger sur votre Rôle dans notre Société Française, sur votre Capacité à adhérer à nos Valeurs Laïques et Démocratiques, et sur votre Capacité à pratiquer l’Auto-Dérision; car décidément, je vous trouve très coincés du turban.

J’attends avec impatience, votre Rapport sur les Actes Islamophobes que vous avez recensés, et ne manquerai pas de compiler de mon côté, les Actes Francophobes que je me ferai un plaisir de vous transmettre à mon tour. Par ailleurs, en cherchant (vainement) vos Coordonnées, je tombe à l’instant sur un Article du site c.f.c.m.t.v, particulièrement insultant pour les Citoyens Français. Je suis très choquée par les Relents de Xénophobie de cet Article dans lequel il est question de la France qualifiée de «République malade et satanisée», de «protection bienveillante d’un Pouvoir Occulte, «qui trouve toute sa Jouissance dans le Spectacle du malheur d’une Frange indésirée de sa Population», de «la France victime de son arrogance et de son orgueil ».

En tant que Représentant des Musulmans en France, vous seriez bien inspiré de veiller à ce que le Pays qui vous accueille, et qui vous a accepté comme Citoyen, ne soit pas insulté et traîné dans la boue par votre Communauté, car si la Loi sur le Blasphème n’existe pas, la Loi sur la Diffamation existe bel et bien. Je vous prierai donc de faire en sorte, que cet Article injurieux soit rectifié, afin de ne pas créer davantage de tensions.

Veuillez agréer, Monsieur Moussaoui, mes salutations définitivement laïques.

Caroline Alamachère.

Per i bambini da 0 a 6 anni, una legge da prendere al volo

infanziamodificata_bannerMartedì 2 dicembre, alle ore 16.30 in Piazza del Resentello raccoglieranno le firme gli educatori, gli insegnanti, gli amministratori di Ventimiglia per approvare un disegno di legge sulle scuole dell’infanzia.

In sintesi, ecco i punti salienti del disegno di legge n° 1260:

istituisce il sistema integrato dei servizi educativi, delle scuole dell’infanzia e la continuità educativa fra nido e la scuola dell’infanzia (art. 1);

colloca il nido per l’infanzia nel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (art. 1);

stabilisce che i servizi 0-6 NON rientrino più tra i servizi a domanda individuale e siano esenti dal patto di stabilità rispetto a costi e personale (art. 2);

descrive con precisione le funzioni ed i compiti dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali (art. 7, 8, 9);

prevede i livelli essenziali (art. 6) per i nidi e per le scuole dell’infanzia (33% di offerta dei servizi 0-3 anni e la generalizzazione della scuola dell’infanzia su tutto il territorio nazionale) con un adeguato piano di finanziamento della legge dall’anno 2020 a carico dello Stato (art. 14).

Il Comune di Ventimiglia ed il Distretto Sociosanitario n°1, aderiscono all’iniziativa.

Raccogliamo le firme, incontriamoci tutti insieme.

Gestione dei Talenti

Convegno Talenti testataGiovedì 23 Ottobre alle ore 09.30 nella sala Ninfea del Palafiori di Sanremo ci sarà un convegno dibattito sulla gestione dei talenti in questo periodo di crisi.

Organizzatori:

Liceo Cassini Sanremo,

Studio Legale Foglino,

Ordine Consulenti del Lavoro Imperia.

Relatori:

Ing. Marco Casiraghi, Presidente Engeco Sam Monaco,

Arch. Livio Tomatis, Presidente Credito Cooperativo Banca di Caraglio e della Riviera dei Fiori,

Dott. Giorgio Draperis, Direttore Generale del Credito Cooperativo Banca di Caraglio e della Riviera dei Fiori,

Dott. Pierluigi Motosso, Direzione Marketing Fratelli Carli Spa,

Dott. Francesco Cerqueti, Presidente Ordine dei Consulenti del Lavoro Provincia di Imperia.

Moderatore: Barbara Carrara