Alternativa locale

Oggi riparte la scuola.

Ma a Ventimiglia ce n’è una, che gira a pieno regime, da almeno 2 settimane: è la Scuola Francese di Ventimiglia.

Voluta e nata negli anni ’70 dai sindacati dei ferrovieri francesi (SNCF) per permettere ai loro figli di usufruire di un servizio equivalente a quello nazionale, comprendeva circa 30 alunni e fu barattata con il comune di Mentone con l’utilizzo della piscina comunale Alex Jany per gli alunni ventimigliesi (cosa – poi – mai avvenuta, ndr).

Oggi, nonostante in stazione a Ventimiglia non ci siano più i Cheminots di una volta, sono arrivati a circa 88 bambini, dall’età compresa fra i 3 ed i 10 anni e raggruppati in 4 classi miste.

E’ vero anche, che c’è stata un’impennata delle iscrizioni in questi ultimi due anni (54 alunni nel 2006 e 70 nel 2007) in parte dovuto a Francesi che cercano, in Italia, affitti migliori.

Molti di questi bambini però, nascono invece da coppie miste italo-francesi residenti qui, a Ventimiglia. In minoranza i totalmente francesi, oppure totalmente italiani. Ad ogni modo, la loro accettazione verrà studiata al comune di Mentone, caso per caso.

Dopodiché, una volta iscritti, seguono l’iter scolastico Francese, essendo una sezione distaccata di Mentone.

Oggi questa piccola realtà, rappresenta una ricchezza per entrambi i comuni, anche se i costi e le difficoltà ci sono. Speriamo che se ne rendano entrambi conto… Molte volte la logica contabile vince sul buon senso.

Rimane comunque un vero esempio di scuola Europea, dove due lingue e due culture convivono in piena armonia.

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