Marineland & Liberazione

marineland In questi giorni siamo stati a Marineland ad Antibes.

La prima cosa che sorprende è l’enorme sforzo affinché tutto sia perfetto: dal parcheggio agli spettacoli, passando per i punti di ristoro, i bagni ed i giochi vari. Ci veniamo in media ogni due anni ed i questo lasso di tempo, tutto viene rivoluzionato e rifatto. Niente è lasciato al caso ed ogni dettaglio è stato attentamente pensato e ottimizzato.

E infatti la seconda cosa che sorprende sono i prezzi: 38 € gli adulti, 29 € i bambini (combinato con la FERME DU FAR WEST con un aumento di 3 € a testa)… decisamente alti. Ma la qualità si paga.

Però devo essere onesto: la sensazione è quella di essere degli agrumi da spremere fino all’ultima goccia, come p.e. quando si va a Venezia ma, in compenso, qui è avvenuto un vero « dare – avere ».

Nel senso che dai ma ricevi. Mentre a Venezia ti fanno ancora un caffè schifoso per la bellezza di 5 €. E’ purtroppo, un pò lo stesso discorso che si ripete per tutte le cose italiane: pagare subito … servizio forse.

Mentre all’estero, pur sfruttando al massimo quello che hanno, paghi come da noi ma poi, rimani contento. Vi sembra poco ?

Il 25 era la Liberazione.

Ma Liberazione da chi e da che cosa? Ci siamo forse liberati da qualcosa di peggio di come stiamo adesso? Ci siamo liberati dai tedeschi, dai francesi, dagl’inglesi? Mah…di questi tempi, c’è poco da festeggiare.

Siamo sicuri di esserci liberati ? All’epoca sicuramente; oggi non so.

2 réflexions sur « Marineland & Liberazione »

  1. Ciao David, condivido pienamente la tua riflessione, ma, sul 25 aprile mi spiace proprio non ci siamo….
    Forse dimentichi il perchè e il per cosa rappresenta quella data; la liberazione non era soltanto dai tedeschi o da chi altri, ma quel giorno è l’espressione di una comquista…. pensaci…
    La libertà che ora abbiamo di fare, pensare e dire cio’ che ci pare e dove ci pare è iniziata proprio quel giorno.
    Questo blog in fondo ne è la prova…Ciao.

  2. La mia è ovviamente una provocazione dovuta al fatto che l’Italia sia l’ultimo paese Europeo, quello con il reddito più basso e con la crescita ZERO se non sotto-zero per il 2008.

    Questo significa tempi duri per noi, i nostri amici, i nostri figli. Siamo in piena recessione. Il che implica salari bassi, lavoro precario e tagli dove si può e dove non si vede.
    Le Morti Bianche sono il campanello d’allarme di un paese allo sfascio.
    Ma anche questo ormai non fa più notizia. Il Grande Fratello invece sì. Queste sono assurdità.

    E allora guardi i paesi vicini, qualsiasi vicino sta meglio di noi, e ti vien da chiedere e da pensare che vita avremmo avuto se fossimo diventati tedeschi, francesi o inglesi…

    E noi qui, frontalieri, dobbiamo quel poco di sviluppo che abbiamo, solo al fatto di essere vicini alla Francia.
    Togli il Mercato del Venerdì, le sigarette, l’alcool e tutta la gente che va a lavorare verso Monaco e/o vive con i Francesi e non rimarrà niente di questa città.

    In fondo la mia è solo invidia, uno dei Sette Vizi Capitali…

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