Nucleare si, nucleare no

In questo periodo siamo bombardati da uno spot pro e/o contro il nucleare sulle reti Rai. I punti messi in questione sono almeno due: le scorie radioattive e le fonti rinnovabili.

Geenpeace Italia risponde che, per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie radioattive, in nessuna parte del mondo, dopo 60 anni di sviluppo economico, si è riusciti a gestirle in totale sicurezza, lasciando una pesante eredità alle generazioni future.

Per quanto riguarda le fonti rinnovabili, che non basterebbero fra 50 anni al fabbisogno energetico del pianeta, ci fanno notare che qui, la menzogna è duplice: primo perché probabilmente fra 50 anni anche l’uranio estraibile a costi utili sarà agli sgoccioli, poi perché uno scenario energetico basato essenzialmente sulle rinnovabili, da fonti industriali ed istituzionali, è possibile almeno su scala europea.

Questa propaganda mascherata da semplice pubblicità, è costata 3 milioni di euro, finanziati dalle aziende del settore ed arriva guarda caso adesso, con questo governo che rilancia il nucleare. Lo spot non offre un’equa possibilità di scelta ma guida lo spettatore verso il pro nucleare, in maniera subdola e precisa.

Ma il referendum sulla questione fatto nel lontano 1987 non ha più valore ?

Qualcuno si è mobilitato contro questa pubblicità ingannevole, denunciandola all’Antitrust.

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