E’ tempo di castagne

In questo pazzo autunno, dove la pioggia si fa aspettare, le giornate sono ancora luminose ed il clima è rimasto mite. Ciononostante le prime castagne autunnali sono arrivate e così le prime sagre dedicate ad esse. Il buon umore, la compagnia e l’ottima musica allietano code, certe volte, lunghissime; ma alla fine, tutti contenti.

Vendemmia 2017

Anche quest’anno si è rinnovato quel miracolo nato dall’unione di terra, vigna e uomo chiamata vendemmia. Per l’occasione ero ospite nella Tenuta Giuncheo dal cantiniere Marco Romagnoli che, anche se in questo momento non vinifica più direttamente, punta molto sulla qualità dei suoi raccolti.

In queste terre dell’estremo ponente ligure dove viene coltivato anche il Rossese di Dolceacqua, niente è dato per scontato e niente è facile come sembra ma tutto è frutto di tanta fatica, sapienza e amore per il proprio lavoro. E questo per tutto l’anno.

Per questa vendemmia 2017, il raccolto è più ridotto, visto la scarsità delle precipitazioni primaverili ed estive ma sembra di buona, se non ottima, qualità. Vi saprò dire…

Kitesurf che passione

Non smetterei mai di guardarli, con una punta di invidia che normalmente non mi appartiene. Volano sopra le onde, con l’aria salmastra sul viso.

Fanno figure bellissime, giocando con il vento, fra mare e cielo.

Venerdì fra lecito ed illecito

Mercato del Venerdì.

Croce e delizia di Ventimiglia da circa 100 anni da quando, nel lontano 1920, il 14 Agosto, in via Tenda fu creato un piccolo mercato dalla periodicità mensile per il bestiame, al quale fu abbinato uno ambulante settimanale, in via Roma, proprio il venerdì mattina.

Da sempre richiamo per i francesi, è diventato negli anni uno dei più grandi ed importanti mercati d’Europa tanto da diventare quasi un’attrazione turistica. In questi ultimi tempi, anche se si è sicuramente ridimensionato, la frequentazione rimane sempre massiccia.

Ventimiglia deve molto al mercato settimanale del venerdì e viceversa. Questi due mondi vivono in simbiosi in maniera inscindibile nonostante tutte le amministrazioni que si sono succedute in questi anni.

Sono andato con un’amica a questo appuntamento, così fondamentale per la città, un po’ per curiosità, un po’ perché era una bella giornata. Al di là di ritrovare l’ambientazione ed il clima di tanti mercati che ho già visto in precedenza, oltre all’effettiva grandezza dell’evento (ci vuole circa un’ora e trenta per girarlo rapidamente tutto) e la frequentazione abbondante di turisti e stranieri, la cosa che mi ha davvero stupito è l’elevato numero di venditori abusivi presenti nel mercato per vendere illegalmente la loro merce probabilmente (visti i prezzi) contraffatta.

Ce ne sono di due tipi: i primi, che si appostano con un banchetto « mordi e fuggi » fatto di cartone con un’asola per poter rapidamente scappare con la merce ed i secondi, che questa, la espongono con incredibile naturalezza su di un panno messo a terra, tipo picnic.

Il cliente tipo è classicamente quello francese e questo, è ghiotto di questa mercanzia. Mi viene quasi da pensare che questi vengano appositamente per questo tipo di affare.

Invece, i venditori autorizzati, tutti a norma, regolarmente denunciati, allineati col loro banchetto al centimetro come previsto dalla legge, assistono a questa vendita sleale in maniera silenziosa e surreale; sembrano ormai assuefatti ed occupati nelle loro faccende. Alla fine, probabilmente ognuno ha il proprio tornaconto ed il quieto vivere viene applicato fra tutti i venditori.

Peccato perché questo mercato, anche se non più enorme come forse lo era 15/20 anni or sono, offre davvero di tutto: abbigliamento, alimentari, prodotti tipici, artigianato, utensileria, calzature, oggetti etnici, musica, libri e anche tante cineserie. E’ molto più grande di quello di Bordighera e di quello di Nizza, tanto che ogni tanto si incontrano anche artisti di strada che suonano un po’ di tutto, dalla fisarmonica alla chitarra.

Ma sono rimasto perplesso da questa presenza massiccia ed indisturbata di oggetti contraffatti in vendita. E c’è tutto il repertorio: dalle classiche borse, agli orologi di prestigio, agli occhiali griffati e tutte le marche più rinomate e conosciute.

Controlli, in due ore non ne ho visti, almeno, non a riguardo di queste persone. Forse il fatto che questi venditori siano nulla tenenti basti a liberarli dai vincoli di legge. Purtroppo sembra sia così.

Qualche rappresentante dello Stato gira per il mercato ma solo a chiedere, ai venditori ufficiali dietro i banchi, se le loro licenze sono in regola. Quasi a cercare un’ulteriore obolo per il bene collettivo.

Per tutti gli altri, la piazza rimane libera. Ed operano indisturbati. Che beffa.

Finisco per imbattermi in un musicista Soul, AaRon Lordson che avevo già sentito a Nizza, il quale, a suon di buona musica e bella voce, mi risolleva il morale. La sua gentile compagna bionda mi invita ad acquistare il suo Cd. E’ datato 2007… Quasi 10 anni fa. Aspetterò un suo prossimo lavoro. Chissà che qualcosa, nel frattempo, non migliori.

Mercati di Ponente

Nei nostri mercati troviamo un po’ di tutto: gente strana, venditori, acquirenti, controllori e controllati… Ognuno vende quello che ha. Ognuno compra per quel che è interessato.

Molti curiosi, qualche turista. Coppie improbabili fra mille articoli.

Piccolo fotoracconto di un mondo magico. Rigorosamente in bianco e nero.

Profanare per gioco

Sconsacrare: ridurre allo stato profano un luogo o un oggetto sacro. Per una chiesa, questa viene considerata sconsacrata quando ha perduto il carattere sacro perché distrutta totalmente o in gran parte, o perché destinata dal vescovo a usi profani (fonte diz. Treccani).

Pigna, entroterra ligure.

Qui la chiesa sconsacrata in questione è Santa Maria di Nogareto, meglio conosciuta come Santa Maria dell’Assunta, risalente al 1277; anticamente era un santuario assai frequentato dagli abitanti del castello ma anche da pellegrini provenienti dai paesi vicini con processione da Pigna (fonte). Ha una struttura a tre navate molto simile alla chiesa di San Michele di Ventimiglia.

Mi sono sempre chiesto come possa l’uomo « sconsacrare un luogo sacro », togliere un « qualcosa » di invisibile e spirituale, quando questo non riesce neanche a gestire la sacralità dei propri credenti ? Ma come spesso accade non si sono persi d’animo, semplificando le cose: per sconsacrare una chiesa basta un semplice decreto del Vescovo .

Oppure, più banalmente, quando l’altare della chiesa si spezza in due o tre parti uguali, questo viene considerato sconsacrato (fonte cattolici romani) e di conseguenza anche la chiesa stessa, inagibile, lo diventa.

Ad ogni modo, una volta sconsacrata è stata velocemente profanata in ogni dove. E la scritta in rosso « scusa mamma » fatta sul pavimento è la ciliegina sulla torta.

Sulle tracce del Rossese

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Settembre, tempo di vendemmia. Quale occasione migliore per veder nascere il famoso Rossese di Dolceacqua ? Questo vino rosso, tipico dell’estremo ponente ligure, nasce fra due valli: la Val Nervia e la Val Verbone che prendono rispettivamente i nomi dagli omonimi torrenti. Decido … Continuer la lecture

Lago di Chiusi

Quando ero ragazzo, passavo un mese d’estate in questo piccolo paese in provincia di Siena. Per me era sinonimo di vacanze, spensieratezza e giochi.

La Toscana è però una regione dal forte campanilismo. Essere accettati in quanto « straniero » o, nei migliori dei casi, « oriundo » era già un avvenimento atipico. Nei paesini, poi, l’impresa era ancor più ardua.

Con il passare degli anni ho maturato la convinzione che, io lì, ero un pesce fuor d’acqua e che, passato questo periodo giovanile, non avrei più trovato alcun interesse per quei posti. Certo ero, che la mia presenza estiva era stata mite e quasi inosservata.

Ma come spetto mi accade, mi sono dovuto ricredere. Ricredere sui posti, ricredere sulle persone.

Ecco allora che ogni volta che ritorno in Toscana mi imbatto in queste bellezze naturali, immutate nel tempo. E mi sorprendo. E allo stesso tempo, ritrovo affetti che credevo smarriti per sempre. E mi rinfranco.

E ritrovo il mio lago, bello quanto mai, che all’alba di un nuovo giorno, rivela tutti i suoi più nascosti colori; e dico allora che Chiusi è così: riesce sempre a sorprendermi ed a darmi quello che mai mi sarei sognato. Neanche quando ero più giovane, neanche quando ero bambino.

Emozioni da gustarsi in buona compagnia, magari con un’ottima cena al lago: brustico e vino bianco.

Corry per Ryan

Corri per la vitaEcco la carrellata di foto fatte in occasione della 1a edizione di “Corri per la Vita”, gara podistica a scopo benefico e promozionale.

I runners avevano la possibilità  di sfidarsi sportivamente nella 10 km, i meno atletici invece il piacere di correre o passeggiare nella 5 km e i più piccini potevano cimentarsi nella baby maratona.

L’intero ricavato è stato devoluto a favore del piccolo Ryan, bambino di 3 anni di Ventimiglia affetto da SMA (Sindrome muscolare amiotrofica).

Per l’occasione, la partecipazione è stata davvero notevole e ben riuscita.

 

San Lorenzo in festa

Per Halloween il piccolo paese di San Lorenzo organizza da circa 10 anni una simpatica festa di paese per i bambini, il tutto in maniera assolutamente spontanea, dove ognuno porta qualcosa e ci mette del suo.

Ecco allora che i vicoli di questo piccolo borgo, diventano un percorso rivisitato in chiave horror, molto ben fatti e di grande effetto. Complimenti per questa bella iniziativa.