La guerra dei poveri

Blarog Mentre le mie vicissitudini hanno il loro corso, in questi giorni mi sono soffermato sul problema del lavoro qui da noi.

In pratica ce n’è pochissimo; e quel poco che c’è, lo fanno davvero sudare.

Il più delle volte questo vuol dire contratti fasulli o fittizi… tanto se non ti vanno bene, domani ci sarà la fila fuori per prendere il tuo posto.

Avere un contratto indeterminato da otto ore è, ormai, da benestanti… e questo purtroppo è valido sia nel privato che nel pubblico.

Tutto questo porta davvero a vivere nel più totale precariato: non sai quanto lavorerai e se ti potrai « lanciare » in un acquisto importante: un affitto, un veicolo, una semplice vacanza.

Chi offre lavoro, poi, ne è pienamente cosciente. E ne approfitta; sempre.

In questi giorni ho sentito storie davvero incredibili e raccapriccianti.

E da semplici dipendenti precari, è davvero difficile azzardare un prossimo miglioramento. E’ già tanto se non peggiori la propria situazione.

Speriamo che vengano tempi migliori.

E persone migliori. In fondo, Noi siamo il futuro…