Niente per niente

Tempo di elezioni amministrative.

Tempo di promesse elettorali e soprattutto di scambi e favori per chi cavalca l’onda. Capire dove tira il vento è fondamentale per questi signori; ecco allora riproposti gli evergreen: dalle centrali atomiche, al testamento biologico, passando dal sostenere i ceti più deboli per fronteggiare la crisi economica mondiale…

Politica del riciclaggio, dove tutti si rimpastano e come nel maiale, dove non si butta nulla… all’insegna del banchetto del magna-magna quinquennale.

Purtroppo, nel paese de Bengodi e della cuccagna (a dire il vero « per pochi », ndr ) se sei una persona per bene, non solo non sai più per chi votare ma non sarai neanche lontanamente eleggibile: cosa potresti promettere ai tuoi sostenitori, in cambio del loro voto ?

Competenza, serietà, correttezza, imparzialità … tutte qualità che non giovano a nessuno, almeno non nell’immediato. O quantomeno, non valgono più un voto perchè tutti vogliamo qualcosa in cambio.

Ecco come l’Arte  di Governare le Società è scemata in favoritismi. E sinceramente, non so se basti una lista civica per risolvere il dilemma del « niente per niente ».

Non ci resta che diventerare qualcuno!

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