Bravi Ragazzi

Abbiamo creato questi « Bravi ragazzi ». Questi ragazzi che uccidono le loro donne, questi giovani uomini, questo sesso forte, che di forte ha solo la fisicità ed il sopruso verso chi è più apparentemente fragile. Sono figli del benessere, sono figli di un’educazione dove tutto viene concesso, comprato, giustificato. Dove la negazione, il « no » è sconosciuto da sempre.

Li abbiamo educati a non conoscere sconfitte, a giustificarli fin dalla loro più tenera età: non è mai colpa loro, semmai è colpa degli altri che non capiscono. Si comincia dalla scuola, dove gli insegnanti sono sempre incapaci e lo hanno sempre preso di mira. Per continuare sul lavoro, dove sono sempre incompresi, giustificando le loro frettolose richieste, prima che essi abbiamo dimostrato il loro vero valore.

« Chiedere sempre, prima di dare. Pretendere tutto e comunque » Questo è il loro motto.

I colpevoli siamo noi, genitori, ed i nostri tempi, facendo credere loro che tutto sia concesso, che tutto abbia un prezzo e sia comprabile. Ed in parte è così, purtroppo.

Ma l’Amore non si compra, non si pretende, non si ottiene schioccando le dita. Ancora di meno conta la forza. Ma questo, i nostri bravi ragazzi, lo scoprono tardi, quando le cose ormai vanno male.

Ecco allora che potrai cambiare scuola, lavoro, sport, automobile, casa perché nessuno ti sta capendo, perché sono tutti degli incapaci. Ma con i sentimenti non funzionerà; con i sentimenti è un pochino più complessa la cosa.

E questi uomini non sono pronti, non lo sono mai stati. Non sanno cos’è il « no », hanno sempre vissuto grazie alla nostra complicità. Ed questo brusco risveglio diventa traumatico, un vero incubo.

Come genitori pensavamo di essere dei falliti quando creavamo i così detti « Bamboccioni ». Oggi ci accorgiamo che c’è molto peggio, ci sono i « bravi ragazzi » che riempiono la nostra cronaca nera. Quotidianamente.

Come uomo provo solo estrema vergogna ed amarezza. E come padre di due figlie, tanta preoccupazione e timore.  Abbiamo Angeli intorno a noi ma non li vediamo. E quando li vediamo, per loro è ormai troppo tardi. Suicidiamo noi stessi e non ce ne accorgiamo.

E le nostre anime si sbrandellano ogni giorno di più. Finché non rimarrà più niente. Solo buio e vuoto. 

50 YO

Egli ti coprirà con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. Non temerai lo spavento notturno, né la freccia che vola di giorno, né la peste che vaga nelle tenebre, né lo sterminio che imperversa a mezzodì (Salmo 91:4-6).

 

L'Ange perdu

Una foto speciale, per un giorno speciale.

Questa foto inizialmente l’avevo scartata poiché l’avevo sbagliata e « bruciata ». Poi in BN sono riuscito a ridarle vita. Ed ora, è una delle mie preferite, in assoluto. Stupenda, per quel che posso capirne di fotografia. Fondamentale ed ottima, l’interpretazione della modella: Federica DM.

Morale: contare sempre fino a dieci e guadare le cose con prospettive diverse perché la fretta è cattiva consigliera. Ve lo dice uno che va sempre di corsa. Troppo di corsa. Tutte cose che si imparano con gli anni. A proposito, oggi gli anni sono 50. E fanno una certa impressione.

Covid-19

Restiamo a casa confinati. Il nostro nemico è subdolo ed invisibile. Forse è farina del nostro sacco e siamo vittima del nostro stesso successo. Ma questo, per ora, non ha importanza. Avremo tempo in seguito.

Intanto niente è come prima e tutto cambierà, almeno fino a quando non ci sarà un vaccino.

Il Corona Virus ha cambiato tutte le nostre abitudini e demolito le nostre certezze.

Paradossalmente, il pianeta ringrazia per questa tregua che gli stiamo dando; è una goccia nel mare. Intanto, è la dimostrazione che il vero cancro di questo mondo, siamo solo noi.

Saremo pronti ad imparare dai nostri errori ? Saremo disposti a cambiare qualcosa per salvaguardare il nostro ambiente ? No, non credo proprio.

Vogliamo solo risvegliarci da questo incubo e ritrovare le nostre libertà, i nostri vizi, le nostre esagerazioni, i nostri modelli economici, i nostri sfarzi, la nostra arroganza, anche se questo vuol dire prevaricare sugli altri e sul nostro mondo.

Ma siamo fatti così, non cambieremo.

IYS international youth service

32 anni fa, aderii a IYS, acronimo di international youth service, società finlandese che metteva in contatto studenti di tutto il mondo allo scopo di permettere loro di migliorare il proprio inglese.

Presi l’occasione al volo e, da sempre innamorato dei paesi scandinavi, chiesi una ragazza finlandese della mia stessa età. E così iniziò una lunga amicizia con Minna, ragazza prossima alla Lapponia. Angelo biondo, dagli occhi di ghiaccio e dal cuore d’oro.

Ci siamo scritti per anni. Poi ci siamo persi, il tempo che ognuno facesse la sua strada e formasse una propria famiglia. Poi ci siamo ritrovati nuovamente, circa 10 anni fa tramite i classici social. Per un pò ci siamo scritti via mail. Poi quest’anno abbiamo deciso che era giunta l’ora, finalmente, di incontrarci.

Abbiamo trovato quattro giorni che andassero bene a fine agosto. E sono andato a prenderla all’aeroporto di Nizza. E’ stata un’emozione fortissima che non dimenticherò mai. Comunque, ci siamo subito riconosciuti, come se ci fossimo frequentati da sempre.

Abbiamo passato qualche giorno a fare ciò che i finlandesi normalmente non fanno e che noi mediterranei facciamo. Il tutto insieme alla mia famiglia ed ai miei amici.

Il mio inglese era rimasto fermo all’età scolastica e con un pò di pratica, ho ritrovato il bandolo della matassa. Ma sopratutto lei mi ha aiutato a superare questa barriera linguistica, dando così finalmente un volto ed una forma alla mia pen friend finlandese.

Quattro giornate impresse per sempre, con una persona davvero speciale. Quattro giornate attese per così tanti anni, volati via in un attimo, che mi lasciano in testa ricordi, sensazioni ed emozioni. Ora toccherà a me andare in quelle terre lontane.

La vita è un dono. Grazie Amica mia per non avermi dimenticato.

Feuillage d’autunno

Autunno. I colori sono fra i più belli. Affrettatevi, durano poco…