Comitato spontaneo Fogliarè

Ricevo questa lettera dal Comitato spontaneo Fogliarè, atti a denunciare o quanto meno render noto, una situazione fuori-norma da tempo, sempre nei pressi di Bevera, terra di nessuno…

Il Comitato Spontaneo Fogliaré, dal maggio 2007 ad oggi, ha più volte rimarcato a tutte le autorità competenti del Comune di Ventimiglia, ma anche della Regione e della Provincia, la “stranezza” di un deposito d’inerti, sorto in quattro e quattro’otto in una zona abitata e soprattutto sugli argini del fiume Roya.

Un paio di anni fa improvvisamente l’insediamento dello sfasciacarrozze “Mimmo”, situato ai bordi della strada statale che da Ventimiglia porta a Cuneo, sulle sponde del fiume Roya, di fronte alla Keromec, è stato sgomberato da buona parte dei rottami che giacevano lì da anni.

Il titolare dell’attività aveva ricevuto lo sfratto dal Tribunale di San Remo, poiché la sua attività si svolgeva in una zona ritenuta ad alto rischio alluvionale, indicata sul piano bacino del fiume Roya come “tappo”.

Proprio per questa ragione l’unica attività tollerata poteva essere di piccole colture agricole a tempo determinato.

Mese dopo mese lo spazio sgomberato si espandeva fino alla sponda del fiume, la sua base veniva rialzata e riempita di metri e metri cubi d’inerti (terra e altri detriti non identificati). Nonostante le nostre reiterate richieste di spiegazioni, sempre cadute nel vuoto o liquidate con sorrisetti di circostanza dall’amministrazione locale, nello spiazzo la ditta GBL installava macchinari per triturare tali detriti, creando grandi disagi ai residenti a causa del rumore e delle polveri.

Il punto fondamentale è comunque il degrado cui sono stati sottoposti gli argini del fiume, dove quasi tutta la vegetazione è stata sradicata e, ancora peggio, una parte dello spiazzo è addirittura stata ricoperta di asfalto (a pochi metri del letto del fiume???)

Inoltre il nostro Comitato ha più volte denunciato alla polizia municipale e all’ufficio del Sindaco Scullino anche attività di smaltimento illecite, in quanto tutti i rifiuti diversi dalla terra venivano bruciati in loco.

La pubblica amministrazione però non si muove, anzi insabbia ogni polemica e sbandiera con orgoglio l’utilità di avere un sito che smaltisce inerti in zona, prima abbandonati senza criterio ovunque, e non mostra la minima volontà di modificare la situazione, tentando di trovare in sito più idoneo, cioè distante dall’argine del fiume, ma naturalmente più costoso da raggiungere per chi gestisce il business!

Per questo noi ci chiediamo: utilità per chi, visto che la quasi totalità degli inerti arrivano dalla Francia?

L’Amministrazione Provinciale ha più volte ribadito la precarietà di questo insediamento, ma contemporaneamente continua a rinnovare l’autorizzazione alla ditta GBL di sei mesi in sei mesi!

La situazione non può che lasciare allibiti, perché se il terreno su cui è insediata la GBL era definito a rischio alluvionale due anni fa, tanto da richiedere lo sgombero dell’attività di sfasciacarrozze, come mai adesso può ospitare, senza nessun rischio, un’attività che ammucchia tonnellate di terra a pochi metri dal letto del fiume, riducendolo sempre più?

Probabilmente nel territorio amministrato dal Comune di Ventimiglia si riesce a trasformare in lecito e accettabile tutto quello che altre Amministrazioni non permetterebbero mai!

Il Comitato spontaneo Fogliaré chiede a tutti gli amici e sostenitori della legalità,  aiuto per ottenere dalle autorità competenti la bonifica di questo tratto dell’argine e la realizzazione di attività, come una pista ciclabile, che lo possano valorizzare e preservare per le generazioni future.


Lucciole per lanterne

  Venerdi scorso abbiamo invitato il nostro Sindaco ad un consiglio di classe della scuola francese di Ventimiglia.

Era un modo gentile e cortese, di far conoscere il lavoro e la mentalità degli insegnanti d’oltralpe. A questa riunione partecipavano anche responsabili del Comune di Mentone (la sig.ra Claudette REBAUDO ed il sig. Dominique OBERTO) e rappresentanti di genitori ed di categoria (sig. Jean MORERO).

Purtroppo però il comportamento del nostro primo cittadino, quella sera, ci ha lasciati tutti basiti.

Subito molto disponibile e cordiale a visitare le aule dei bambini, quando ci siamo seduti a tavolino per iniziare un discorso quasi amichevole, tant’era informale e rilassato, l’atmosfera si è subito gelata.

Impossibile avere un dialogo tradizionale con questa persona: ha chiesto a tutti, a turno come fossimo stati ancora degli studenti liceali, di formulare la nostra (o le nostre domande); mentre ciò avveniva, lui prendeva appunti, annuendo e guardandoti in viso, nel più totale silenzio…

Finito il giro delle domande ed assicurandosene personalmente con un infelice «…avete finito ? No, perchè poi, non vorrei essere disturbato…» ha iniziato il suo discorso.

Discorso ovviamente molto politico (tolto il fatto che: il nostro sindaco è solito convocare e non essere convocato, ndr non se ne lascia scappare neppure una …) poiché promettente molto per il futuro ma completamente insufficente per i problemi dell’oggi!

Se penso che il Comune di Mentone si stava impegnando a fare dei lavori richiesti da anni, a Loro spese e con i Loro operai ed al nostro Sindaco chiedevano solo l’autorizzazione a procedere, e questo non gliela ha concessa… ci si è ghiacciato il sangue nelle vene.

Il discorso era semplice e linerare: veniamo, facciamo, non paghi nulla e non te ne accorgi. Per molte Amministrazioni un sogno. Ma non per noi. Per noi, al Suo dire, sarebbe stato un inutile spreco da parte dei francesi.

Il sig. Scullino ha altri progetti per questa scuola. Progetti grandiosi.

Ampliare i corsi: dalle elementari alle medie, per trasformare questa piccola sezione distaccata di Mentone in una scuola francese all’estero (quindi a pagamento) e sotto il controllo del Ministero degli Affari Esteri Francese. Questo infatti avverebbe se aumentassero, non gli effettivi ma il numero di classi, tanto da avere nella stessa sede: medie e superiori.

Che notorietà mediatica per Ventimiglia aggiungendo questo tipo di scuola (proprie delle grandi città), alla Zona Franca, al porto…

Magari ci scappa anche qualche bel finanziamento come manna dal cielo. Chissà.

Insomma, quando parla quest’uomo non si sai mai cosa aspettarsi.

E venerdì sera, dopo il suo intervento e dopo il suo prematuro congedo (con tanto di autista venuto a dirgli il classico: « Signor Sindaco, è l’ora…») ci siamo tutti guardati in faccia stupiti, delusi ed increduli.

Forse ci siamo persi qualcosa o forse non abbiamo capito niente… ma noi volevamo solo risolvere i problemi di oggi, non di una fantomatica scuola, che forse, non ci sarà mai.

Inutile parlare di ampliamenti quando ad oggi, non riusciamo neanche a dare – ai più piccoli – servizi base ed elementari.

E per questa volta, neanche a spese nostre.

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