CANON EOS 650D

Quando decisi di prendere la 650D avevo preso in considerazione anche altri due modelli: la 60D e la 7D. Quest’ultimi due DSRL, oggi considerati sul sito della Canon per Estimatori, li ho studiati a lungo. La 7D, bellissima ma purtroppo fuori budget. Inoltre non disponeva dello schermo orientabile che mi interessava ed usava le schede CF (più professionali delle SD ma meno flessibili di quest’ultime). Mentre per la 60D ci ho pensato fino al momento dell’acquisto: macchina più imponente, telaio più professionale, tropicalizzata, bolla di livellamento, …

Alla fine sono andato sulla 650D che costava uguale alla 60D perché le differenze erano minime (stesso sensore CMOS APS-C da 18 Mega pixel, 5 foto/secondo, sensibilità ISO, 9 punti di messa a fuoco a croce, ecc…)  ed il progetto della 650 era datato 2012 contro quello della sorella maggiore, datato 2010.

Questo voleva dire avere a disposizione anche: il nuovo processore foto Digic 5 a 14 bit, il sensore ibrido (per la messa a fuoco continua i modalità video), il monitor touchscreen, qualche modalità nuova (HDR e scatto notturno), la correzioni obiettivo (solo per database obiettivi Canon sui file jpeg) per vignettatura e aberazione cromatica laterale. Niente male davvero per un corpo economico.

Premessa. Scatto sempre in modalità Raw per avere maggiori possibilità di recupero dei file in post produzione con il software DPP di casa Canon; lo preferisco ai vari CS6 Adobe o affini. Nei migliori dei casi, faccio solo il rendering. Ma in verità una miglioria la faccio sempre, molto divertente e stimolante. Finita questa fase, butto i Raw e tengo i Jpeg (tranne casi speciali in cui il negativo digitale potrebbe essere spremuto ancora).

Corpo macchina ♥♥♥

Non sarà Pro come la 7D oppure imponente la 60D, inoltre non è tropicalizzato ma ha un  grande vantaggio: è leggero e piccolo. Un corpo economico, perfetto per portarselo sempre in giro. Alla fine pesano di più gli obiettivi. Peccato manchi la grossa rotella per navigare nei menù; ciononostante anche con mani grandi, tutti i tasti si trovano ed usano facilmente. Peso con tracolla, batteria e scheda SD: 640 g. 2 uscite presenti: HDMI, A/V out. Ingresso microfono stereo (ma un microfono stereo è integrato davanti al contatto caldo del flash con tanto di filtro anti vento) e ingresso telecomando a filo (consiglio il mod. a filo RS-60E3 piuttosto che quello ad infrarosso).

Modalità foto ♥♥♥♥

Rispetto a qualche modello, l’otturatore si ferma a 1/4000 anziché tempi più rapidi ma questo non è mai stato invalidante. La raffica in Raw si ferma a 6 scatti e fino a 1600 ISO la latitudine di posa è buona, così come il rumore. Scatto a 3200 o 6400 proprio quando non ne posso fare a meno (anche se si può azzardare fino a 25600 ISO). Maschera di contrasto abbastanza marcata ma venendo dal mondo tipografico, a me le foto piacciono dure, quindi è impostato su 4. La saturazione è a +1. Dentro una scheda da 16 Gb metto circa 500 scatti Raw ed usando il monitor, questa è anche l’autonomia della batteria in dotazione.

La fotocamera non è in grado di fare il rendering dei file Raw, quindi se servono i Jpeg conviene selezionare Raw+Jpeg (tipo, guardare le foto della giornata su un computer di un amico, usando direttamente la scheda SD). Il transfert rate sulla scheda è nell’ordine dei 18 Mb/s.

Possibilità di bloccare lo specchio (per scatti lunghi). L’autofocus a differenza di fase è molto veloce ed è sensibile sia alle linee orizzontali che a quelle verticali. I nove punti a croce per l’AF necessitano di obiettivi di apertura non inferiore a f/5,6 mentre quello centrale sfrutta fino a f/2,8. Io di solito uso solo questo per mettere a fuoco, poi compongo la scena.

Modalità video ♥♥

Al di là di tutte le modalità video full HD da 24 – 25 – 50 fps, ho scelto questo modello perché confidavo in questo sensore ibrido che era un passo avanti rispetto alla messa a fuoco manuale dei modelli precedenti. Devo essere onesto, il sistema è lento e ha bisogno di luce per funzionare al meglio. Mi capita spesso di fare riprese sportive (pattinaggio velocità, sci alpino, …) e la funzione tracking (tocco sullo schermo il soggetto da « agganciare » per mettere a fuoco) non sempre riesce. Certe volte c’è da aspettare un pò troppo… Da migliorare.

Ottimo invece i controlli sia video che audio. Ogni video può durare fino a 4 Gb (cioè un file mov H.264 linea PCM da massimo 29 min 59 sec) e con la batteria in dotazione sono riuscito a registrare quasi 2 ore. Se registro in modalità manuale ho il controllo di tutti i parametri (tempi e diaframmi compresi). Consiglio in ogni caso un cavalletto foto/video (ottimo il Manfrotto MK394-H leggero e trasportabile).

Conclusione ♥♥♥

Dopo averla usata un anno, la ricomprerei ? Credo di sì. Nel frattempo è uscita una DSRL pieno formato 6D e il seguito di questa, la 700D (che devo essere onesto, non capisco in cosa differisca da questa). Solo una volta ho avuto la necessità di un corpo tropicalizzato e per adesso non mi è mai caduta, altrimenti sono dell’idea che abbia più senso investire negli obiettivi che nel corpo macchina. Comunque un buon prodotto.